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Guida alla cadenza dello sprint per gestirlo in modo efficace

di Atlassian

Getta le basi basi con il modello di revisione dello sprint di Jira

Mappa i task, stabilisci gli obiettivi e metti in evidenza i risultati del team in una revisione dello sprint strutturata.

La cadenza dello sprint è un elemento chiave della gestione agile dei progetti, in particolare nel framework Scrum. Una cadenza dello sprint costante crea il ritmo di pianificazione, esecuzione e revisione del ticket e aiuta i team ad aumentare la trasparenza con gli stakeholder e a consegnare i progetti in modo incrementale.

Questa guida esplora il concetto di cadenza dello sprint e la sua importanza nei framework Agile e Scrum. Che tu sia uno Scrum Master esperto o che tu abbia appena iniziato a utilizzare Agile, potrai contare su vari suggerimenti per creare un ambiente disciplinato ma flessibile e garantire il successo dei progetti.

Comprendere la cadenza dello sprint

La cadenza dello sprint è alla base delle metodologie Agile e Scrum. È fondamentale per un team Agile capire cosa sia e perché è così importante.

Cos'è la cadenza dello sprint?

La cadenza dello sprint è il ritmo dei cicli iterativi all'interno di un framework Agile, e in Scrum in particolare. Proprio come un atleta sfrutta lo sprint per massimizzare la velocità e l'efficienza su brevi distanze, i team Agile utilizzano gli sprint per fornire incrementi di valore di alta qualità in modo rapido. Gli sprint promuovono progressi costanti, incoraggiano la trasparenza attraverso revisioni e rettifiche regolari e creano uno schema prevedibile. Questo processo favorisce la disciplina, consente un feedback rapido e mantiene lo slancio.

Ci sono quattro tipi principali di cadenze: 

  1. Cadenza singola: tutti i team lavorano su sprint della stessa durata, in genere da una a quattro settimane.

  2. Cadenze multiple : la durata degli sprint dei team può variare in base alle esigenze o all'ambito del progetto.

  3. Cadenza basata sugli eventi: invece di un programma fisso, la cadenza viene stabilita in base a eventi o traguardi specifici, quali rilasci o recensioni.

  4. Flusso continuo: questo approccio, molto comune in Kanban, si basa sulla distribuzione continua anziché su iterazioni definite.

La pianificazione dello sprint avviene all'inizio di ogni sprint. Durante questa sessione, il team concorda l'ambito del lavoro e stabilisce obiettivi chiari per lo sprint imminente.

Il ruolo della cadenza dello sprint in Scrum

Gli sprint sono un elemento fondamentale di Scrum, con una cadenza che dura in genere da una a quattro settimane. Generalmente, il processo comprende la pianificazione dello sprint, gli stand-up giornalieri e le revisioni dello sprint. Durante ogni sprint, i team si impegnano a completare una determinata quantità di lavoro. La revisione al termine dello sprint valuta i progressi e pianifica le fasi successive. 

Un ciclo Scrum classico prevede uno sprint di due settimane, durante il quale il team si impegna per raggiungere i propri obiettivi. Al termine di questo periodo, il team esamina il lavoro svolto e pianifica lo sprint successivo. Attraverso questo processo ciclico, i team si concentrano sulla consegna di incrementi di lavoro specifici e ciò garantisce al contempo un miglioramento e un adattamento continui, che sono i principi chiave di Scrum.

Il ruolo della cadenza dello sprint in Agile

Mentre Scrum si concentra sugli sprint a lunghezza fissa, le iterazioni Agile hanno una definizione più ampia. Mantenere una cadenza regolare è comunque essenziale anche in Agile, per la sincronizzazione del team e un progresso costante.

Le interazioni in una cadenza dello sprint Agile sono più ampie e rappresentano qualsiasi periodo di sviluppo ripetibile. Anche le iterazioni Agile hanno una durata prestabilita, ma la loro lunghezza e struttura variano a seconda della metodologia. Questo offre ai team una maggiore flessibilità rispetto alla tipica cadenza in Scrum. Le iterazioni in Sprint possono essere più brevi o più lunghe, a seconda della complessità del progetto. Nelle iterazioni più lunghe, i team sono in grado di adattare i propri obiettivi senza aspettare l'iterazione successiva.

Componenti chiave della cadenza dello sprint

Comprendere gli elementi principali della cadenza dello sprint è essenziale per la pianificazione del progetto. In questa sezione, ci concentreremo su due aspetti critici: la durata e la frequenza dello sprint.

Durata degli sprint

Nella gestione di progetto Agile, e in Scrum in particolare, la durata dello sprint più comune è di due settimane. Questo intervallo garantisce flessibilità e aiuta a fornire un valore incrementale. I team spesso la ritengono una sequenza temporale di progetto ideale, in quanto bilancia il tempo sufficiente per completare un lavoro significativo con il mantenimento di un ciclo di feedback rapido. Gli sprint più brevi supportano feedback e iterazioni più frequenti, mentre gli sprint più lunghi consentono attività complesse, sebbene siano soggetti al rischio di una perdita di slancio.

Frequenza degli sprint

La frequenza degli sprint deve corrispondere alle esigenze del progetto e alle capacità del team. Impostare uno sprint bisettimanale si traduce in una frequenza di circa 26 sprint all'anno, ma alcuni team optano per cadenze settimanali o mensili, in base alla natura del loro lavoro. Per i team che lavorano in un ambiente ad alta pressione con risoluzione di bug urgenti, gli sprint settimanali rappresentano la struttura ideale per affrontare e risolvere rapidamente i problemi. L'esecuzione dei progetti a livello aziendale coinvolge più team e un ampio coordinamento. In questo caso, uno sprint mensile concede più tempo per sincronizzare gli sforzi e garantire l'allineamento del team.

Come stabilire una cadenza di sprint efficace

Per poter sviluppare una cadenza di sprint efficace è necessario determinare la giusta durata e frequenza degli sprint, in base alle esigenze specifiche del team e ai requisiti del progetto. Per trovare la migliore cadenza di sprint, considera i fattori che influiscono sul flusso di lavoro del tuo team e sugli obiettivi di progetto. Alcuni degli aspetti chiavi da valutare sono i seguenti:

  • Dimensioni del team: i team più piccoli spesso ottengono buoni risultati con sprint più brevi, mentre i team più grandi potrebbero aver bisogno di sprint più lunghi per migliorare il coordinamento. 

  • Dinamiche di squadra: tieni in considerazione il modo in cui il team collabora. I team che prosperano grazie a un'interazione regolare potrebbero preferire una durata più breve dello sprint, di modo da coinvolgere tutti gli elementi.

  • Capacità del team: valuta il carico di lavoro, la disponibilità e l'esperienza del team per garantire che sia in grado di raggiungere gli obiettivi di sprint.

  • Complessità del progetto: per progetti complessi, sprint più lunghi (fino a quattro settimane) garantiscono un tempo adeguato per lo sviluppo, l'integrazione e la fase di test.

  • Esigenze degli stakeholder: considera la frequenza con cui gli stakeholder necessitano di feedback e risultati. Se è necessario un input regolare, sprint più brevi di una o due settimane potrebbero essere l'opzione più adatta.

  • Cicli di feedback: gli sprint più brevi consentono un feedback e iterazioni più rapidi, il che è essenziale per progetti che richiedono rettifiche rapide. I cicli di feedback più lunghi sono più adatti a progetti con fasi di sviluppo estese o integrazioni complesse.

  • Sperimentazione e iterazione: inizia con una durata standard, ad esempio due settimane, e monitora le prestazioni del team. Aggiusta la durata in base al feedback e ai risultati.

Come gestire la cadenza dello sprint

Con una buona gestione della cadenza dello sprint, è più facile per un team rimanere sulla buona strada e adattarsi senza problemi ai cambiamenti. Ecco alcune sfide e best practice comuni per una cadenza di sprint ottimale.

Sfide e soluzioni

Ecco alcune delle sfide comuni nella gestione della cadenza dello sprint, con le relative soluzioni:

  • Stima accurata delle user story: spesso i team hanno difficoltà a stimare le user story in modo accurato, per via di criteri o contesti di accettazione poco chiari. Perfezionare le user story in modo accurato prima della pianificazione dello sprint aiuta a definirle meglio. Anche tecniche di stima quali lo Scrum poker o il T-shirt sizing possono semplificare il processo.

  • Definire obiettivi di sprint raggiungibili: è difficile raggiungere un obiettivo, se questo è troppo vago o ambizioso. Allinea l'obiettivo dello sprint agli obiettivi generali del prodotto e utilizza i criteri SMART. Se un singolo obiettivo è troppo ampio, valuta la possibilità di suddividerlo in obiettivi più piccoli. 

  • Gestire l'incertezza: i membri del team potrebbero essere reticenti a farsi coinvolgere da user story con requisiti poco chiari. Coinvolgere l'owner di prodotto nell'affinamento del backlog può essere utile a chiarire i requisiti. Utilizza un registro dei rischi per registrare le sfide, le incertezze e le relative strategie di mitigazione.

  • Incoraggiare una partecipazione equilibrata del team: durante la pianificazione dello sprint, c'è il rischio che alcuni membri del team dominino le discussioni e che i membri più silenziosi rimangano inascoltati. Affronta questo problema apertamente, magari in una retrospettiva sprint. Prendi in considerazione l'utilizzo di retrospettive anonime per un feedback più onesto.

  • Mantenere un backlog di prodotto ben definito: un backlog di prodotto con una scarsa piorizzazione può portare a una pianificazione dello sprint inefficace. Organizza almeno una sessione formale di perfezionamento del backlog per sprint con l'owner di prodotto e gli sviluppatori. Dai priorità al backlog in modo che il team possa consegnare prima le funzioni di spicco e perfezionare il lavoro per almeno due sprint. Ciò garantisce un flusso di lavoro costante e riduce i colli di bottiglia.

  • Evitare i conflitti: condividi il calendario ufficiale con tutti gli stakeholder e rendi la tua cadenza visibile. Coordinati con la leadership e con gli altri stakeholder per prevenire conflitti di programmazione. In questo modo eviterai priorità contrastanti con le altre riunioni.

Affrontando queste sfide comuni e implementando le soluzioni suggerite, il tuo team sarà in grado di creare una cadenza Agile bilanciata e di migliorare i risultati di progetto.

Best practice

Prendi in considerazione queste pratiche consigliate per la pianificazione dello sprint:

  • Durata dello sprint: gli sprint di due settimane sono quelli meglio bilanciati e consentono al tuo team di fare progressi significativi mantenendo concentrazione e slancio. Non iniziare uno sprint di lunedì o di venerdì per evitare di includere festività e impegni conflittuali. Pianificare gli sprint dal mercoledì al martedì o dal giovedì al mercoledì riduce il rischio di riunioni di pianificazione perse e scoraggia il lavoro nel fine settimana. Questo modello di Scrum è uno strumento eccellente per gestire il lavoro tra gli sprint.

  • Pianificazione dello sprint: inizia ogni sprint con la giusta pianificazione e tieni il backlog di prodotto sempre pronto per la valutazione. Coinvolgi tutti gli stakeholder nella definizione degli obiettivi di sprint. Tieni a mente le capacità del team, le ferie e il tempo libero.

  • Scrum giornaliero: pianifica scrum giornalieri in ogni giorno lavorativo, tranne il primo (pianificazione dello sprint) e l'ultimo giorno (revisione). Concentrati sui progressi, sui problemi e sull'obiettivo dello sprint.

  • Affinamento del backlog: pianifica almeno una sessione di affinamento per ogni sprint, preferibilmente prima della pianificazione. Questo processo aiuta il team ad analizzare le story, stimare gli sforzi, identificare le dipendenze e semplificare il processo decisionale

  • Revisione dello sprint: usa questa sessione per presentare il lavoro completato agli stakeholder e raccogliere i relativi feedback. Ripassa prima la recensione in modo che tutti comprendano il proprio ruolo, l'ordine delle presentazioni e gli incrementi da dimostrare.

La funzione di Approfondimento dell'avanzamento dello sprint di Jira mostra l'andamento ritmo dello sprint attuale verso l'obiettivo e offre al team un modo rapido per esaminare i progressi dello sprint senza fare riferimento a report specifici.

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Usa il modello di backlog dello sprint gratuito

Queste linee guida possono aiutare il tuo team a implementare una pianificazione efficace dello sprint.

Inizia il tuo sprint con Jira

Comprendere il concetto di cadenza dello sprint è fondamentale per i team Agile, per lavorare, collaborare e fornire risultati in modo rapido. La cadenza dello sprint aiuta i team a mantenere un ritmo costante, a migliorare la collaborazione e a raggiungere gli obiettivi di progetto. 

Gli strumenti di gestione dei progetti quali Jira aiutano i team a stabilire, eseguire e gestire gli sprint in modo efficace. Grazie ai modelli di pianificazione dello sprint di Jira, i tuoi team possono fissare obiettivi di sprint chiari, preparare backlog e gestire le risorse per consegne di alta qualità in modo coerente su più sprint.

Porta la gestione dei tuoi sprint a un livello superiore. Ottieni Jira gratis oggi.

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Guida alla cadenza dello sprint per gestirlo in modo efficace

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Mappa i task, stabilisci gli obiettivi e metti in evidenza i risultati del team in una revisione dello sprint strutturata.

La cadenza dello sprint è un elemento chiave della gestione agile dei progetti, in particolare nel framework Scrum. Una cadenza dello sprint costante crea il ritmo di pianificazione, esecuzione e revisione del ticket e aiuta i team ad aumentare la trasparenza con gli stakeholder e a consegnare i progetti in modo incrementale.

Questa guida esplora il concetto di cadenza dello sprint e la sua importanza nei framework Agile e Scrum. Che tu sia uno Scrum Master esperto o che tu abbia appena iniziato a utilizzare Agile, potrai contare su vari suggerimenti per creare un ambiente disciplinato ma flessibile e garantire il successo dei progetti.

Comprendere la cadenza dello sprint

La cadenza dello sprint è alla base delle metodologie Agile e Scrum. È fondamentale per un team Agile capire cosa sia e perché è così importante.

Cos'è la cadenza dello sprint?

La cadenza dello sprint è il ritmo dei cicli iterativi all'interno di un framework Agile, e in Scrum in particolare. Proprio come un atleta sfrutta lo sprint per massimizzare la velocità e l'efficienza su brevi distanze, i team Agile utilizzano gli sprint per fornire incrementi di valore di alta qualità in modo rapido. Gli sprint promuovono progressi costanti, incoraggiano la trasparenza attraverso revisioni e rettifiche regolari e creano uno schema prevedibile. Questo processo favorisce la disciplina, consente un feedback rapido e mantiene lo slancio.

Ci sono quattro tipi principali di cadenze: 

  1. Cadenza singola: tutti i team lavorano su sprint della stessa durata, in genere da una a quattro settimane.

  2. Cadenze multiple : la durata degli sprint dei team può variare in base alle esigenze o all'ambito del progetto.

  3. Cadenza basata sugli eventi: invece di un programma fisso, la cadenza viene stabilita in base a eventi o traguardi specifici, quali rilasci o recensioni.

  4. Flusso continuo: questo approccio, molto comune in Kanban, si basa sulla distribuzione continua anziché su iterazioni definite.

La pianificazione dello sprint avviene all'inizio di ogni sprint. Durante questa sessione, il team concorda l'ambito del lavoro e stabilisce obiettivi chiari per lo sprint imminente.

Il ruolo della cadenza dello sprint in Scrum

Gli sprint sono un elemento fondamentale di Scrum, con una cadenza che dura in genere da una a quattro settimane. Generalmente, il processo comprende la pianificazione dello sprint, gli stand-up giornalieri e le revisioni dello sprint. Durante ogni sprint, i team si impegnano a completare una determinata quantità di lavoro. La revisione al termine dello sprint valuta i progressi e pianifica le fasi successive. 

Un ciclo Scrum classico prevede uno sprint di due settimane, durante il quale il team si impegna per raggiungere i propri obiettivi. Al termine di questo periodo, il team esamina il lavoro svolto e pianifica lo sprint successivo. Attraverso questo processo ciclico, i team si concentrano sulla consegna di incrementi di lavoro specifici e ciò garantisce al contempo un miglioramento e un adattamento continui, che sono i principi chiave di Scrum.

Il ruolo della cadenza dello sprint in Agile

Mentre Scrum si concentra sugli sprint a lunghezza fissa, le iterazioni Agile hanno una definizione più ampia. Mantenere una cadenza regolare è comunque essenziale anche in Agile, per la sincronizzazione del team e un progresso costante.

Le interazioni in una cadenza dello sprint Agile sono più ampie e rappresentano qualsiasi periodo di sviluppo ripetibile. Anche le iterazioni Agile hanno una durata prestabilita, ma la loro lunghezza e struttura variano a seconda della metodologia. Questo offre ai team una maggiore flessibilità rispetto alla tipica cadenza in Scrum. Le iterazioni in Sprint possono essere più brevi o più lunghe, a seconda della complessità del progetto. Nelle iterazioni più lunghe, i team sono in grado di adattare i propri obiettivi senza aspettare l'iterazione successiva.

Componenti chiave della cadenza dello sprint

Comprendere gli elementi principali della cadenza dello sprint è essenziale per la pianificazione del progetto. In questa sezione, ci concentreremo su due aspetti critici: la durata e la frequenza dello sprint.

Durata degli sprint

Nella gestione di progetto Agile, e in Scrum in particolare, la durata dello sprint più comune è di due settimane. Questo intervallo garantisce flessibilità e aiuta a fornire un valore incrementale. I team spesso la ritengono una sequenza temporale di progetto ideale, in quanto bilancia il tempo sufficiente per completare un lavoro significativo con il mantenimento di un ciclo di feedback rapido. Gli sprint più brevi supportano feedback e iterazioni più frequenti, mentre gli sprint più lunghi consentono attività complesse, sebbene siano soggetti al rischio di una perdita di slancio.

Frequenza degli sprint

La frequenza degli sprint deve corrispondere alle esigenze del progetto e alle capacità del team. Impostare uno sprint bisettimanale si traduce in una frequenza di circa 26 sprint all'anno, ma alcuni team optano per cadenze settimanali o mensili, in base alla natura del loro lavoro. Per i team che lavorano in un ambiente ad alta pressione con risoluzione di bug urgenti, gli sprint settimanali rappresentano la struttura ideale per affrontare e risolvere rapidamente i problemi. L'esecuzione dei progetti a livello aziendale coinvolge più team e un ampio coordinamento. In questo caso, uno sprint mensile concede più tempo per sincronizzare gli sforzi e garantire l'allineamento del team.

Come stabilire una cadenza di sprint efficace

Per poter sviluppare una cadenza di sprint efficace è necessario determinare la giusta durata e frequenza degli sprint, in base alle esigenze specifiche del team e ai requisiti del progetto. Per trovare la migliore cadenza di sprint, considera i fattori che influiscono sul flusso di lavoro del tuo team e sugli obiettivi di progetto. Alcuni degli aspetti chiavi da valutare sono i seguenti:

  • Dimensioni del team: i team più piccoli spesso ottengono buoni risultati con sprint più brevi, mentre i team più grandi potrebbero aver bisogno di sprint più lunghi per migliorare il coordinamento. 

  • Dinamiche di squadra: tieni in considerazione il modo in cui il team collabora. I team che prosperano grazie a un'interazione regolare potrebbero preferire una durata più breve dello sprint, di modo da coinvolgere tutti gli elementi.

  • Capacità del team: valuta il carico di lavoro, la disponibilità e l'esperienza del team per garantire che sia in grado di raggiungere gli obiettivi di sprint.

  • Complessità del progetto: per progetti complessi, sprint più lunghi (fino a quattro settimane) garantiscono un tempo adeguato per lo sviluppo, l'integrazione e la fase di test.

  • Esigenze degli stakeholder: considera la frequenza con cui gli stakeholder necessitano di feedback e risultati. Se è necessario un input regolare, sprint più brevi di una o due settimane potrebbero essere l'opzione più adatta.

  • Cicli di feedback: gli sprint più brevi consentono un feedback e iterazioni più rapidi, il che è essenziale per progetti che richiedono rettifiche rapide. I cicli di feedback più lunghi sono più adatti a progetti con fasi di sviluppo estese o integrazioni complesse.

  • Sperimentazione e iterazione: inizia con una durata standard, ad esempio due settimane, e monitora le prestazioni del team. Aggiusta la durata in base al feedback e ai risultati.

Come gestire la cadenza dello sprint

Con una buona gestione della cadenza dello sprint, è più facile per un team rimanere sulla buona strada e adattarsi senza problemi ai cambiamenti. Ecco alcune sfide e best practice comuni per una cadenza di sprint ottimale.

Sfide e soluzioni

Ecco alcune delle sfide comuni nella gestione della cadenza dello sprint, con le relative soluzioni:

  • Stima accurata delle user story: spesso i team hanno difficoltà a stimare le user story in modo accurato, per via di criteri o contesti di accettazione poco chiari. Perfezionare le user story in modo accurato prima della pianificazione dello sprint aiuta a definirle meglio. Anche tecniche di stima quali lo Scrum poker o il T-shirt sizing possono semplificare il processo.

  • Definire obiettivi di sprint raggiungibili: è difficile raggiungere un obiettivo, se questo è troppo vago o ambizioso. Allinea l'obiettivo dello sprint agli obiettivi generali del prodotto e utilizza i criteri SMART. Se un singolo obiettivo è troppo ampio, valuta la possibilità di suddividerlo in obiettivi più piccoli. 

  • Gestire l'incertezza: i membri del team potrebbero essere reticenti a farsi coinvolgere da user story con requisiti poco chiari. Coinvolgere l'owner di prodotto nell'affinamento del backlog può essere utile a chiarire i requisiti. Utilizza un registro dei rischi per registrare le sfide, le incertezze e le relative strategie di mitigazione.

  • Incoraggiare una partecipazione equilibrata del team: durante la pianificazione dello sprint, c'è il rischio che alcuni membri del team dominino le discussioni e che i membri più silenziosi rimangano inascoltati. Affronta questo problema apertamente, magari in una retrospettiva sprint. Prendi in considerazione l'utilizzo di retrospettive anonime per un feedback più onesto.

  • Mantenere un backlog di prodotto ben definito: un backlog di prodotto con una scarsa piorizzazione può portare a una pianificazione dello sprint inefficace. Organizza almeno una sessione formale di perfezionamento del backlog per sprint con l'owner di prodotto e gli sviluppatori. Dai priorità al backlog in modo che il team possa consegnare prima le funzioni di spicco e perfezionare il lavoro per almeno due sprint. Ciò garantisce un flusso di lavoro costante e riduce i colli di bottiglia.

  • Evitare i conflitti: condividi il calendario ufficiale con tutti gli stakeholder e rendi la tua cadenza visibile. Coordinati con la leadership e con gli altri stakeholder per prevenire conflitti di programmazione. In questo modo eviterai priorità contrastanti con le altre riunioni.

Affrontando queste sfide comuni e implementando le soluzioni suggerite, il tuo team sarà in grado di creare una cadenza Agile bilanciata e di migliorare i risultati di progetto.

Best practice

Prendi in considerazione queste pratiche consigliate per la pianificazione dello sprint:

  • Durata dello sprint: gli sprint di due settimane sono quelli meglio bilanciati e consentono al tuo team di fare progressi significativi mantenendo concentrazione e slancio. Non iniziare uno sprint di lunedì o di venerdì per evitare di includere festività e impegni conflittuali. Pianificare gli sprint dal mercoledì al martedì o dal giovedì al mercoledì riduce il rischio di riunioni di pianificazione perse e scoraggia il lavoro nel fine settimana. Questo modello di Scrum è uno strumento eccellente per gestire il lavoro tra gli sprint.

  • Pianificazione dello sprint: inizia ogni sprint con la giusta pianificazione e tieni il backlog di prodotto sempre pronto per la valutazione. Coinvolgi tutti gli stakeholder nella definizione degli obiettivi di sprint. Tieni a mente le capacità del team, le ferie e il tempo libero.

  • Scrum giornaliero: pianifica scrum giornalieri in ogni giorno lavorativo, tranne il primo (pianificazione dello sprint) e l'ultimo giorno (revisione). Concentrati sui progressi, sui problemi e sull'obiettivo dello sprint.

  • Affinamento del backlog: pianifica almeno una sessione di affinamento per ogni sprint, preferibilmente prima della pianificazione. Questo processo aiuta il team ad analizzare le story, stimare gli sforzi, identificare le dipendenze e semplificare il processo decisionale

  • Revisione dello sprint: usa questa sessione per presentare il lavoro completato agli stakeholder e raccogliere i relativi feedback. Ripassa prima la recensione in modo che tutti comprendano il proprio ruolo, l'ordine delle presentazioni e gli incrementi da dimostrare.

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